Valtournenche (AO) | Demolizione e ricostruzione ex novo della “scuola media inferiore in frazione Crétaz”

Concorso di Progettazione in due gradi – 2° classificato

Progetto Architettonico: Arch. Matteo Bellini (capogruppo), Arch. Diego Ratti, Arch. Riccardo Carnaghi

Progetto Strutturale: Biesse Ingegneria Srl

Progetto Impiantistico: P.I. Alessandro Giuliani

L’obiettivo della proposta è quello di definire un nuovo polo scolastico aperto ai cittadini in grado di trasformarsi in un luogo di aggregazione ed un punto di riferimento per l’intero paese.
L’architettura proposta esplora le tradizioni e la storia di questa valle, rivista in chiave contemporanea; la forma e la materialità che la caratterizzano cercano di rispondere a diverse chiavi di lettura e ai differenti aspetti richiesti. Da un lato cercano l’integrazione con il tessuto urbano circostante ma allo stesso tempo l’edificio si presenta come una costruzione fatta di elementi semplici e correnti che possono essere facilmente riconosciuti e appartenere alla memoria collettiva del paese.

L’intervento risolve con un gesto chiaro l’organizzazione del programma, disponendo le funzioni secondo una successione di spazi che da pubblici diventano sempre più privati verso l’interno e nei piani superiori. Da un punto di vista tipologico, l’edificio si ispira all’architettura tradizionale valdostana, ed in particolare alla cultura walser, che ha influenzato anche questa valle, attraverso una reinterpretazione contemporanea dei caratteri tipici. L’impianto lavora sull’accostamento di due volumi sovrapposti. Il basamento, parzialmente seminterrato, ospita le funzioni pubbliche ed è caratterizzato dalla matericità della pietra di Lavanche. Il corpo superiore, dedicato alle aule e ai laboratori, si contraddistingue da un volume in legno con un tetto a falde dal particolare andamento. La proposta si delinea attraverso un edificio dotato di una logica solida e versatile in grado di
sopportare, nel tempo, future riqualificazioni funzionali.
Tutte le aule si aprono verso valle attraverso grandi pareti vetrate, permettendo un continuo contatto visivo tra l’esterno e l’interno e una vista sulle alpi pennine. Le facciate sono caratterizzate da un susseguirsi irregolare di lamelle verticali in legno di larice che scandiscono i prospetti e allo stesso tempo funzionano come brise-soleil per filtrare la luce che entra nelle aule.

Si è deciso di pensare un edificio che non risponda semplicemente alle esigenze tecnico-funzionali, ma di proporre un modello di scuola in cui anche l’architettura sia un elemento pedagogico parte del processo educativo. È stata infatti progettata nel rispetto delle peculiarità dei processi di apprendimento con l’obiettivo di restituire un organismo architettonico unitario in grado di integrarsi con l’ambiente circostante. Tutti gli ambienti sono stati considerati per la capacità di interagire tra loro, garantendo una spiccata vocazione ad adeguarsi alle diverse necessità d’uso. La configurazione del programma funzionale della nuova scuola propone di sfruttare le potenzialità del piano terra come spazi più prettamente pubblici. Qui sono collocati: l’aula polivalente, l’atrio di ingresso, la sala professori, gli uffici amministrativi, l’appartamento del custode (con accesso separato), oltre al poliambulatorio medico, anch’esso indipendente dalla scuola. Il primo ed il secondo livello ospitano gli spazi didattici, con aule e laboratori. La copertura del volume al piano terra offre uno sbocco
all’esterno con un terrazzo giardino che garantisce uno spazio all’aperto protetto e dedicato allo
svago e all’apprendimento.
Il sistema modulare all’interno del quale si organizzano le aule è regolare e ripetitivo. Elemento importante di entrambi i piani è lo spazio distributivo centrale, non un semplice corridoio di passaggio, ma un luogo abitato che favorisce l’incontro fra i ragazzi, attrezzato con diversi arredi che permettono la socialità e lo svago durante i momenti di ricreazione, ma anche possibili forme di lezione più agili. Questo spazio è pensato come una biblioteca diffusa, che si estende per entrambi i piani, per stimolare la condivisione e la creatività. La scuola è uno spazio attraversabile, democratico, spazio del lavoro, dell’imparare dagli altri, uno spazio che favorisce la socialità, l’incontro, lo scambio di idee, il confronto.
Elemento di fondamentale importanza per il progetto è la possibilità di future trasformazioni dell’edificio. La struttura a travi e pilastri consente alle partizioni interne di essere rimosse o modificate per dare spazio a rinnovati programmi funzionali, rendendo l’edificio estremamente flessibile nel tempo. La distribuzione interna è strutturata in maniera razionale: grazie alla sua modularità contribuisce a generare spazi facilmente riconoscibili e con destinazioni chiare e intuitive.