Rovereto (TN) – R.S.A. nell’area “EX MASTER TOOLS” di Via Ronchi

Concorso di progettazione in due gradi – proposta progettuale

Raggruppamento Temporaneo di Professionisti da costituirsi tra:

Arch. Diego Ratti (mandatario) – Arch. Matteo Bellini – Arch. Riccardo Carnaghi – ALPEAS Ingegneri Associati – E PLUS Studio Srl

Dare forma ad un edificio in un lotto che non ha una specifica forma è un’operazione difficile. Per questo motivo una forma pura come il cerchio, va ad inserirsi in un contesto frammentato creando una nuova centralità. La forma circolare si distingue chiaramente dagli edifici limitrofi accentrando i diversi orientamenti che caratterizzano il contesto. È un edificio allo stesso tempo iconico nella forma e a scala umana, che incarna le aspirazioni del suo nuovo contesto, un’estensione di una comunità dinamica e l’inizio di un nuovo quartiere.

L’impianto lavora sull’accostamento di due volumi sovrapposti. Il basamento, parzialmente seminterrato, ospita una piazza con le funzioni pubbliche e gli spazi comuni di socializzazione, oltre ai reparti Alzheimer e Namir. Il corpo superiore, dedicato ai reparti RSA e all’area amministrativa, si contraddistingue da un volume in legno di forma circolare. Una forma iconica e pura come il cerchio offre una nuova tipologia per edifici di questo genere. La pianta circolare libera la facciata su tutti i lati ricevendo maggior apporto di luce e ventilazione naturale da ogni direzione.

Esiste qualcosa di più noioso e triste per una persona di passare gli ultimi anni della propria vita a deambulare avanti e indietro lungo un corridoio?

La maggior parte delle RSA esistenti sul territorio italiano basano il reparto con la stessa impostazione di un ospedale: un corridoio lineare su cui si affacciano le camere. Indubbiamente funzionale, ma adatto alle strutture ospedaliere, che ospitano pazienti per pochi giorni o settimane, non per strutture dove gli anziani passeranno mesi o anni.

Possiamo pensare ad un nuovo modello di reparto?

La proposta prova a superare questa impostazione standardizzata del corridoio lineare proponendo il reparto secondo una nuova riflessione. Il corridoio si trasforma in un percorso ad anello, che consente di partire da un punto e ritornarci dopo aver camminato intorno ad una corte interna. Lungo il percorso si articolano le varie funzioni, le zone residenziali separate dagli spazi comuni di socializzazione oltre alle altre funzioni sanitarie

L’edificio circolare consente agli ospiti di godere di un affaccio sul paesaggio montano a 360°, senza quindi limitare la vista in un’unica direzione, come succede nelle strutture tradizionali, sfruttando l’architettura come strumento per migliorare gli aspetti psicologici del paziente.